Seminario Saperi Locali

Argomento: Terre Ovest


Martedì 17 febbraio si è svolto il Seminario sui Saperi nella Zona Ovest di Torino, che ha dato avvio ai lavori di aggiornamento dei contenuti del protocollo dei saperi sottoscritto nel 1999. Alla riunione hanno partecipato dirigenti scolastici, docenti, operatori della formazione professionale e dell’orientamento, assessori, dirigenti e funzionari dei Comuni della Zona Ovest, rappresentanti dei genitori. Il seminario si inserisce anche negli impegni assunti dai comuni della Zona Ovest nell’ambito dell’Accordo di programma per l’attuazione del Piano Provinciale di orientamento obbligo d’istruzione e occupabilità, sottoscritto con la Provincia di Torino.

Ezio Bertolotto presidente del Patto Territoriale della Zona Ovest di Torino ha illustrato le motivazioni che sollecitano oggi gli attori locali a tenere alta la riflessione sui saperi locali “La crisi che si sta vivendo” dice il presidente “ sembra anticipare nel tessuto economico locale mutamenti importanti nelle strutture funzionali e in particolare nelle attività di base che riguardano sia il tipo di prodotto sia l’organizzazione del processo produttivo e quindi la qualità e la quantità del lavoro impiegato, con conseguenze importanti sul piano del sistema dei saperi e quindi della formazione del capitale umano. Forse stiamo assistendo a una sorta di metamorfosi del sistema economico locale che a lungo termine, superata la crisi, potrebbe generare delle nuove opportunità di sviluppo a patto che i sistemi locali siano pronti a tutti i livelli a coglierle”. In tal senso “investire oggi nella formazione degli individui significa investire sul futuro della società.” Umberto D’Ottavio, Assessore alla Istruzione e alla Formazione professioanle della Provincia di Torino Umerto D’Ottavio ha illustrato la strategia di intervento della Provincia sui temi oggetto del seminario, contenuta nel Piano Provinciale pluriennale di orientamento obbligo d’istruzione e occupabilità, Periodo 2007 – 2010, affermando che “la sfida ambisiosa del piano è l’estensione massima della scolarità, un’efficace prevenzione del fenomeno dell’abbandono precoce della scuola, il miglioramento diffuso dell’occupabilità e l’incremento del livello di successo formativo della popolazione” Per vincere questa sfida, continua l’Assessore, “è necessario potenziare il sistema pubblico di orientamento, già esistente - fondato sul principio di collaborazione tra i soggetti istituzionali, sull’ integrazione dei ruoli e degli interventi” Ha ribadito inoltre che è proprio nei momenti di crisi che bisogna investire nella formazione degli individui rendendoli capaci di progettare i propri percorsi di uscita dalla crisi: “le competenze sono la forza che ciascun individuo può impiegare per gestire positivamente le transizioni difficili”. Risulta pertanto paradossale rilevare che è proprio sulla Formazione che il nostro Governo spende di meno ed è proprio su questi temi che la finanziaria ha provveduto ad operare dei tagli. Al prof Martin Dodman è stato affidato il compito di introdurre i temi del seminario che orienteranno l’attività di definizione del nuovo protocollo sui Saperi locali della Zona Ovest di Torino “Il processo formativo e il sistema che lo promuove si devono rinnovare in continuazione per rispondere all’ineludibile cambiamento nella società stessa. La progressiva velocizzazione di questo cambiamento richiede un paradigma e un modello nuovi, sia per comprendere una società caratterizzata dalla complessità, la provvisorietà, l’indeterminatezza e l’imprevedibilità che per favorire un processo formativo coerente con queste caratteristiche sul piano personale, professionale e sociale. Questo processo deve tendere al raggiungimento di tre obiettivi generali: la promozione dell'attitudine all'apprendimento permanente; la costruzione di una propria cultura personale e professionale e un proprio progetto di vita; la realizzazione di una piena cittadinanza, consapevole, responsabile, attiva”. Secondo Dodman, per muoversi verso questi obiettivi sono da considerarsi risorse strategiche per la società e per ogni suo membro: la diffusione di capacità di gestione delle tecnologie; l’orientamento verso l’imprenditorialità e la globalità; lo sviluppo del plurilinguismo. E’ seguito un dibattito molto partecipato che continuerà nella giornata del 5 marzo attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro.






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